È Dio che fa germogliare quello che l’uomo semina

Martina, una giovane filatrice del paese vicino, bussò delicatamente alla porta dello studio ed entrò. Don Vincenzo l’accompagnò in cucina per offrirle un po’ di acqua fresca e delle prugne, perché aveva percorso a piedi qualche chilometro.

Poi l’ascoltò con attenzione: il suo desiderio di seguire il Signore era evidente. Don Vincenzo, non fece preamboli e subito le propose cinque impegni Se li sarebbe ricordati senza difficoltà, perché assomigliavano molto a quello che facevano i suoi fratelli nel lavoro dei campi.

Senza darle tempo e spazio di replicare le disse:”Proteggerai la vita dello spirito, tenendoti lontana dai pericoli che possono danneggiarla, come la dissipazione, il chiacchiericcio, la vanità…frequentazioni mondane.

Avrai a cuore la correzione dei tuoi difetti. Non basterà una volta ma dovrai avere la stessa assiduità con cui si strappano le erbacce dagli orti.

Cerca  nelle tue giornate  un po’ di tempo per dare ascolto alla parola di Dio, lascia che scenda nel tuo animo con la stessa abbondanza con cui la mano del seminatore getta la semente nei solchi.

Affidati alla grazia dei Sacramenti e alla forza della Parola perché, come sole e pioggia benefici, rendano fecondo ogni tuo proposito di bene.

Chiedi a Dio che ti tenga lontana dal peccato e dalla tiepidezza: sono la grandine e il gelo della tua vita spirituale”.P1020599 (640x471)

Don Vincenzo la benedisse, le mise nella borsa di tela le poche prugne rimaste nel cestino e l’accompagnò alla porta. Rientrando in casa, pregò profondamente per lei, perché era convinto che è Dio che fa germogliare quello che l’uomo semina.

Testo originale di riferimento

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  1. Rileggendo questo articolo pensavo alle variate comunitá che l’obbedienza m’ha fatto conoscere, sempre nuove, sempre diverse…. e come, pur nella diversitá e nella novitá c’é sempre é stato un carisma che veniva incarnato. E pensavo come mai é possibile che lo stesso carisma si faccia spazio in terra italiana, come ecuatoriana o argentina??? Pensavo che quel desiderio grosso di Vincenzo di fondare un Istituto religioso, é nato nella preghiera… si é sostenuto nella preghiera e.. ha visto la luce attraverso la preghiera… non é stato Vincenzo, ma il Signore in lui, quindi ció che ogni figlia dell’Oratorio fa’, lo realizza nella consapevolezza, che non é lei… ma Dio che fa crescere quello che noi seminiamo.