Un DNA che continua nelle nostre persone e nelle nostre vite (Guardare don Vincenzo con … 21)

Nel clima di celebrazioni per la festa di san Vincenzo, con questo post vogliamo chiudere la serie dei post pubblicati durante l’estate e tutti incentrati sulla figura del nostro Santo, scrutato da occhi diversi e perciò angolature diverse, tutte complementari, e ci lasciamo interrogare e provocare dal desiderio di scoprirlo con occhi nuovi, i nostri appunto, quelli di ciascun lettore del blog che si sente in qualche modo a lui debitore perché figlia/o, amica/o, devota/o, o semplicemente…simpatizzante.

La vita di don Vincenzo è stata una vita semplice, con un’unica nota di straordinarietà: la fondazione di un Istituto religioso, anche se inizialmente non era tra i suoi progetti.

La nostra conoscenza di Lui, basata prevalentemente su una agiografia sviluppatasi su aneddoti e racconti edificanti, ci ha distratte dal cercare un approccio più ravvicinato e storico. Don Vincenzo non potrà essere un santo famoso o rinomato, ma sicuramente non è nemmeno e soltanto quella figura umile e poco appariscente con cui abbiamo familiarizzato.

I post che ci hanno accompagnato nel corso dei mesi estivi per accostarci alla sua persona e alla sua esistenza dalla prospettiva di chi lo osservava, ci hanno consentito di individuare e riproporre alcune testimonianze, sfuggite agli agiografi perché raccontavano dettagli minori della sua vita privata o che non alimentavano la sua fama di santo.

Quello dei post appena citati non è stato un esercizio per reinventare un «personaggio» ma per mettere don Vincenzo sul “candelabro” evangelico perché faccia luce a quelli della casa.

Naturalmente gli argomenti per questo esercizio non sono esauriti! Ognuno può cimentarsi in questa modalità di avvicinamento a don Vincenzo e continuare a cogliere numerosissimi altri dettagli, veri frammenti di luce che possono aiutarci ad avere una conoscenza  più ampia e completa di un sacerdote che non vogliamo collocare nella «galleria degli antenati» ma che consideriamo «padre nello spirito» e il cui DNA continua nelle nostre persone e vite.

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