Santità: misura della vita cristiana

 

La storia della Chiesa è segnata da uomini e donne che con la loro Fede e la loro vita vissuta in una straordinaria semplicità sono stati dei fari per tante generazioni e lo sono oggi per tutti noi.

Dopo due anni di impossibilità torniamo tutti in teatro a ricordare, con un tanto atteso spettacolo e un momento di preghiera, San Vincenzo Grossi, fondatore delle Figlie dell’Oratorio.

Puntualissima sul palco la nostra Suor Immacolata ci ricorda che ancora troppo spesso si è portati a pensare che la santità sia una meta riservata a pochi eletti in grado di compiere imprese straordinarie, ma in realtà tutti noi cristiani siamo chiamati alla Santità ripercorrendo le parole, i pensieri, le azioni di Cristo; la santità cristiana non è altro che la carità pienamente vissuta nella nostra quotidianità.

Il sipario si apre con il gruppo dei bambini più grandi che, a frasi alterne, introducono la figura di San Vincenzo Grossi.

Condividendo il microfono chi con voce squillante, chi più timida ripercorrono la sua vita, dalle sue umili origini, la sua crescita fondata sui saldi valori della laboriosità e dell’onestà, il dono dell’Eucaristia genesi della sua vocazione alla vita sacerdotale. La sua costanza, il suo impegno negli studi fino all’Ordinazione e il dono della sua vita ai parrocchiani, ai più fragili ragazzi del catechismo, la sua premura verso i bisognosi e poi la nascita delle Figlie dell’Oratorio.

Una vita straordinaria vissuta nella semplicità, nel sacrificio, nella carità e da lui definita «un’opera di Dio».

Un giocoso girotondo dei più piccolini della sezione primavera, seguito da una canzone «Se così farai» interpretata dal gruppo degli abilissimi mezzani.

E poi un’ultima canzone animata dai piccoli perché il Signore ha bisogno di mani, di braccia, ha bisogno di voci, di luce, di gioia, di cuori per costruire una casa e portare pace, amore, gioia, luce a chi tutte queste cose non le ha.

Dopo lo spettacolo, qualche sorriso e qualche lacrima di commozione, ci spostiamo in Chiesa per pregare chiedendo a San Vincenzo Grossi di aiutarci a ravvivare in noi il desiderio di essere santi…ma come?

Per prima cosa imparando ad amare come Gesù, accogliendo e contagiando chi ci circonda con sorrisi di gioia e soprattutto facendoci guidare e trovando la forza nella preghiera e nell’ascolto della Parola di Dio.

Affidiamo la gioia di questo momento di condivisione a un suggestivo volo di lanterne colorate che dall’alto possano essere viste da tutta la nostra città e regalare un momento di stupore a chiunque le vedrà.

E…dopo aver nutrito il cuore e lo spirito, ci aspetta una conviviale e ricca merenda, tra un «ciaooo come stai? Da quanto tempo!» e un saluto alle insegnanti e a Suor Immacolata sempre attente, instancabili e premurose verso i nostri bambini torniamo a casa estremamente arricchiti perché non solo i «Grandi Santi» che tutti ben conosciamo sono guide del nostro cammino, ma lo sono anche tutte le persone buone e impegnate che fanno parte delle nostre vite, anche se magari non saranno mai canonizzate.

Cari amici, come è grande, bella, e anche semplice, la vita cristiana vista in questa luce! Tutti siamo chiamati alla santità: è la misura stessa della vita cristiana. 

Clara

una delle tante mamme felici

 

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  1. Buongiorno! Grazie x la bellissima esperienza, e grazie che mi avete dato un enorme emozione sia x la preghiera, che x vedere gli bambini, vicini al Gesù e alla preghiera. Credo molto nella preghiera, e a Gesù e spero che ci siano sempre più inviti con i bambini x cantare le preghiere. Grazie .