Chi sono i consacrati? (2)

Nel corso dei secoli i Fondatori delle numerosissime congregazioni religiose sono diventati accoglienti e depositari dei doni più diversi dello Spirito favorendo la ricchezza della Chiesa che li trasforma in preziosi servizi e missioni per rispondere alle esigenze dell’uomo contemporaneo, per servire la vita, per diffondere la verità, per tenere viva e alta fra i battezzati la consapevolezza dei valori fondamentali del Vangelo.

Più concretamente, più vicino a noi possiamo riconoscere il valore e la presenza della vita consacrata nei luoghi di formazione: scuole oratori, nei luoghi di sofferenza come ospedali, case di riposo, nei luoghi di accoglienza caritas e strutture annesse, nei centri di ascolto ed in altre realtà che le nostre chiese locali individuano e per le quali cercano di dare risposte anche con la collaborazione dei religiosi.

Certamente ogni carisma donato dallo Spirito ai fondatori si identifica con un peculiare aspetto della vita di Cristo che diventa lo specifico di quella congregazione. I suoi membri non potranno rispondere a tutte le esigenze, poiché vivere e incarnare la carità non significa arrivare a tutto e a tutti, e perché, come diceva proprio il nostro fondatore san Vincenzo, non è sufficiente fare il bene, ma va fatto bene.  

Ecco allora che è indispensabile chiedere allo Spirito il dono del discernimento affinché i consacrati, interpellati dalle innumerevoli urgenze, sappiano rispondere con saggezza, carità e professionalità e il loro contributo possa essere non solo efficace, ma soprattutto evangelico.

L’impegno rimane quello di essere:

Segno: chi ci vede dovrebbe riconoscere nel nostro stile di vita un aspetto della vita di Cristo

Lievito: pochi ma capaci di creare comunione, sollecitare alle opere di carità, far emergere la dimensione regale sacerdotale e profetica di ogni battezzato

Profezia: capaci di richiamare con una testimonianza credibile ai valori del Regno che è già e non ancora.

Papa Francesco ci ha sollecitato, inoltre, a svegliare il mondo con la nostra presenza.

Realizzare davvero la nostra missione, quella di «essere» ricordando il passato glorioso, vivendo il presente con intensità ed umiltà, e sognando un futuro guidati dall’opera creatrice dello Spirito.

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