Pagine di vita, racconti di un’anima (51)

Maleo 20 settembre 1900

Una volta che tutto era pronto per la nuova comunità, sono andata a Maleo per i soliti esercizi spirituali. Don Vincenzo aveva affidato a me e a Taddea il compito di organizzare la casa per l’arrivo delle suore. Per fare meno fatica e per lavorare in armonia, ho deciso di adattarmi alle proposte di Taddea per riordinare ogni cosa affinché le suore possano stare meno a disagio degli altri anni. La casa è poco adatta, infatti i letti li abbiamo messi nel sotterraneo, sono scomodi e le coperte per coprirsi scarse. Il momento più bello della giornata è la sera quando posso ritirarmi sulla terrazza della casa rivolta verso la campagna e quando si unisce a me Taddea, converso con lei di Gesù crocifisso e di come trovare modi sempre nuovi per consolarlo. Ammirando le stelle così luminose nel buio della notte non posso trattenermi dal dire al Signore tutto il mio amore, il desiderio di poterlo fare amare da tutte le creature, la disponibilità a supplire nell’amore quelli che lo ignorano o lo disprezzano. Ricevimi e chiudimi nel tuo costato, Signore, perché solo lì posso imparare come si ama, come tu ami. Ho una forte nostalgia di solitudine, di non essere vista e considerata da nessuno, ma non posso soddisfarla perché il dovere mi chiede di spendermi tra le suore.

Rispondi