Pagine di vita, racconti di un’anima (35)

Ponteterra, 25 agosto 1899

Le nostre passeggiate ci portano sempre a casa dai miei genitori e qui siamo circondate di mille attenzioni. Spesso ci sediamo all’ombra dei filari di viti per studiare o per conversare di cose spirituali e intanto mangiamo la frutta direttamente dagli alberi. I miei genitori sono semplici ma profondamente cristiani e concretizzano la loro fede con gesti di cordialità verso l’ospite e nelle raccomandazioni al bene.

Quando capita di essere a cena con loro e suonano le campane dell’Avemaria, mio papà prima di alzarsi per recitare l’Angelus, ripete sempre che il campanaro fa apposta ad aspettare che noi ci mettiamo a tavola per poi suonare le campane… Non è vero nulla, ma lo dice come battuta per tenerci allegre.

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