«…Offerto in sacrificio per voi!»

sacco di granoSull’aia della cascina i sacchi di frumento ancora aperti e allineati in piedi aspettavano di essere divisi: tanti al proprietario, tanti al mezzadro. Don Vincenzo aveva familiarità con il frumento, ne distingueva le specie, la qualità, se era sano o malato, con residui di piante infestanti o se pulito, se umido o secco: mani-granoera cresciuto tra i sacchi di grano destinati, nel mulino di suo padre, a diventare farina e aveva imparato anche a valutarlo. Ora affondava le mani nei sacchi, prendeva abbondanti manciate di grano ma più lo stringeva più i chicchi gli scivolavano tra le dita.

In quel gesto percepiva la parabola della sua vita.sacchi frumento e farina Aveva ricevuto numerosi doni: educazione cristiana, istruzione e formazione, vocazione al sacerdozio, intraprendenza e creatività nel ministero. Insomma poteva ritenersi fortunato per tutto quel ben di Dio e non c’era giorno che non ringraziasse il Cielo. Ma nulla era destinato a lui, alla sua gloria, al suo tornaconto, alla sua vanità, nel qual caso non gli sarebbe rimasto nulla. Dio gli aveva affidato ogni bene perché fosse condiviso, distribuito e don Vincenzo cercava in ogni modo di adempiere questo mandato.

Per lui sacerdote, il grano gli richiamava il pane eucaristico, sacramento del corpo di Cristo spezzato e donato. La sua identificazione con questo Mistero significata dalle parole della consacrazione che ogni giorno pronunciava in prima persona – consacrazione«Questo è il mio corpo…questo è il mio sangue…» – diventava il pegno per donare tutta la sua vita, il suo tempo, i suoi pensieri a favore del Regno.  Prese tra le mani nuovamente il grano e pensò alle parole che quella mattina aveva pronunciato all’altare: «…offerto in sacrificio per  voi».

«E così sia!»- disse, concludendo a voce alta la sua considerazione!

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  1. “Pane spezzato e sangue versato…” l’amore gratuito (agape) non puó non donarsi, é nell’essenza dell’amore consegnarsi a favore dell’amato, per l’amato…..in questo “PER VOI” é rinchiusa tutta la natura dell’amore vero, nulla guarda per sé, null’altro desidera se non che l’amato viva! San Vincenzo ci doni la grazia di fare esperienza di questo amore consegnato, per poter davvero vivere “consegnate”!