Con don Vincenzo il Regno di Dio è… all’«Acquedotto» di Roma

Bruno Bozzetto, uno dei più famosi autori di fumetti, in un’intervista ha detto che il compito importantissimo della comunicazione è farci riflettere su quello che si è fatto e su quello che si può fare. È quanto noi pure dell’Acquedotto Felice di Roma cerchiamo di fare festeggiando don Vincenzo ogni anno: vogliamo riprendere il passato, cioè la sua vita, e scoprire in che modo la possiamo riportare e rivivere nel nostro presente. Il messaggio che san Vincenzo ci ha lanciato quest’anno è davvero molto semplice, ma stupendo: essere persone «contente». Lui è stato un prete contento, contento di quello che era e di quello che faceva; non un superuomo, ma un prete felice, felice di essere prete. E in questi tempi tanto confusi, facendo memoria di Lui, veniamo riportati dal celebrante al Vangelo del giorno (Mt 25,1-13), ad essere attenti agli altri che sono la sua presenza oggi, e a credere che, nonostante noi stessi siamo così poco perfetti, siamo a sua immagine. Il Regno dei cieli, infatti, è simile «a dieci vergini»… Non solo alle cinque prudenti, ma a tutt’e dieci! Perciò il Regno dei cieli lo realizziamo qui, ora, tutti noi! Con questi pensieri offertici nell’omelia da Don Cosimo Quaranta, sacerdote della diocesi di Taranto la cui vocazione è stata «cullata» dall’ideale di gioia di san Vincenzo, è cominciata la nostra festa. Con don Cosimo ha concelebrato il nostro carissimo Don Stefano Ecobi, lui pure ex alunno delle Figlie dell’Oratorio!. Abbiamo partecipato con grande entusiasmo alla liturgia, ai canti accompagnati dalla musica di Maria Grazia, e dalle voci dei presenti. La festa quindi è continuata in fraternità, con  il «gioconcerto», la tombolata e i vari quiz: geografici, sulla vita di San Vincenzo, sul Natale e con una rivisitazione di «Questo piccolo grande amore» con cui abbiamo fatto gli auguri al signor Mario Piccolo, grande amico e sostenitore di don Vincenzo all’Acquedotto Felice, che a luglio ha spento 90 candeline. Siamo stati molto bene insieme! Ognuno a modo suo, col proprio talent e la propria originalità, chi per la cucina o la poesia, per la musica, l’organizzazione, l’allegria, la solidarietà, tutti però dedicati a provare a costruire il Regno dei Cieli in questo spicchio di terra che è l’Acquedotto Felice. Sempre accompagnati  dal grande cuore delle nostre suore che ci accolgono nella loro casa.

Emanuela T.

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