31 gennaio è ancora un anniversario!

31 gennaio:
Ultimo dei giorni della merla;
festa di san Gimignano, vescovo di Modena;
festa di san Ciro, patrono di Grottaglie (TA),
festa di san Giovanni Bosco.

Inizio ufficiale della missione ad gentes del nostro Istituto, nel 1966!

Le grandi iniziative seguono una parabola: hanno un inizio, quindi uno sviluppo ascendente, una fase di stabilità, a cui succede una discendente. Dovessero anche scomparire, non sono però destinate all’oblio, perché hanno coinvolto delle vite che le hanno rese possibili e incrementate. E queste vite, a loro volta, hanno generato, nella fede, altre vite.

Il tempo della missione ad gentes è un tempo di semina e numerosi seminatori «sono usciti a seminare», a spargere semi di condivisione, di accoglienza, di formazione, di istruzione, di cura, di evangelizzazione, di servizio, di misericordia.

Poi viene il tempo di Dio, perché è Lui che fa germogliare e crescere, è Lui che fa spuntare la spiga e la riempie. E la messe può essere abbondante, anche se non ci è dato alcun strumento per quantificarla. Ci basta sapere che Dio la vede «abbondante».

Ricomincia, quindi, il ciclo vitale che vede nella semina l’inizio generativo. Ma non sempre le situazioni lo rendono possibile.

Ma che sto facendo: apologia o dietrologia?

Semplicemente memoria di un passato la cui fecondità è nascosta nel seme sparso che solo Dio sa quando e come far germogliare, e che prelude una attesa che può durare fino all’alba.

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