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Quest’anno ho trascorso un lunedì di pasquetta alternativo con il gruppo dopo-cresima della mia parrocchia, appartenente alla diocesi di Prato. Sono andata a Roma per partecipare all’incontro del Papa con gli adolescenti italiani. Abbiamo viaggiato su un autobus dove oltre ai ragazzi della mia parrocchia, Santa Maria dell’Umiltà – Chiesanuova, erano presenti quelli della parrocchia della Sacra Famiglia, di Tobbiana e della Resurrezione, con i quali abbiamo subito fatto amicizia lungo il viaggio. E questo è stato il primo segno di un ritorno alla normalità di cui avevamo estremo bisogno. Arrivati a Roma abbiamo pranzato ai giardini di Castel Sant’Angelo, insieme a tutte le parrocchie della diocesi di Prato, e già lì sono rimasta sorpresa da quanti ragazzi eravamo solo dalla mia città ed ho iniziato ad immaginare quanti altri ragazzi avremmo potuto incontrare da tutta Italia. E infatti entrati in piazza San Pietro una moltitudine di giovani colorava la piazza di allegria sotto uno splendente sole di primavera. Abbiamo cantato, pregato e riflettuto tutti insieme, accolto con un entusiasmo gioioso l’arrivo del Papa in mezzo a noi, trascorso un pomeriggio di comunione fraterna, come non succedeva da molto. Tutti sono rimasti sorpresi dalla grande partecipazione da parte di noi ragazzi, da cui si può solamente dedurre la grande sofferenza dei mesi trascorsi; proprio come ha detto giustamente il cardinale Gualtiero Bassetti, siamo stati noi a patire maggiormente le restrizioni legate dalla diffusione del virus e a sentire il bisogno di tornare a stare insieme ed uniti, sentimento di cui purtroppo siamo stati privati per 2 anni. 

Non da meno il bisogno di essere capiti dagli altri e sentirsi dire che anch’essi si sono sentiti così. È stato bello ed importante poter confrontarsi con ragazzi da tutta Italia che condividono la mia fede, sicuramente sono tornata a casa consapevole di aver avuto la possibilità di aver fatto esperienza di un incontro da ricordare in futuro.

Alessia Mazzei

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