«Tu sei Pietro…»: san Vincenzo e il Papa (2)

DSC_0067 (640x426)Ci colpisce la richiesta insistente di papa Francesco a non dimenticarci di pregare per lui: nella Chiesa la preghiera «secondo le intenzioni del Santo Padre» è sempre stata praticata.

San Vincenzo Grossi, la cui vita è stata accompagnata da ben cinque Pontefici Stemmi dei papi VG (640x280)(Gregorio XVI, Pio IX, Leone XIII, Pio X, Benedetto XV) la sosteneva invitando a farlo con una particolarità: «Nella nostra preghiera – diceva – si deve dar sempre gran posto al Papa ed alle sue intenzioni per i bisogni della Chiesa».

«Gran posto» per lui significava assiduità, fedeltà, sincerità.

Per i pontefici a cui ci riferiamo, i tempi non erano facili: la congiuntura di questioni politiche, filosofiche e sociali si era trasformata in una sottile ma diffusa persecuzione contro la loro autorità morale e spirituale. Dall’altro lato la controversia sul potere temporale aveva aperto ampi spazi di conflittualità anche nella chiesa soprattutto italiana. Don Vincenzo – lo sappiamo dai suoi scritti e dai suoi biografi – si era tenuto fuori da questi «travagli» per mantenersi nella scia della prassi tradizionale senza però disconoscere i problemi presenti di cui scrive: «Alla miscredenza odierna giova scompaginare la Chiesa, combatterne il capo, negare le prerogative di questo, gettarne nel fango la persona e le sue opere…Oggi è supremamente necessario l’attaccamento al Papa. Il Papato riepiloga in sé e nella sua causa i diritti e gli interessi vitali della civiltà, della società, della famiglia».

Medaglia giubilare Pio IX

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Medaglie giubilari Pio IX

Quando nel 1877 Pio IX celebrò il 50mo di ordinazione episcopale, si volle dare  a questo anniversario grande enfasi per riconfermare al papa la devozione dei suoi figli e per recuperare agli occhi delle nazioni il  suo compito di guida spirituale e morale riconosciuto a livello universale. Don Vincenzo insieme alla parrocchia di Regona si unì al movimento spirituale che si sviluppò intorno a questo evento celebrativo.

Le Diocesi avevano organizzato anche pellegrinaggi ad sedem Petris  per rendere visibile questo omaggio. I parrocchiani di Regona non poterono aderirvi, ma non per questo si disinteressarono  delle celebrazioni. Scriveva, infatti, don Vincenzo: «E se noi non abbiamo i mezzi e l’opportunità di recarci a visitare il vicario di Gesù Cristo, per questo ce ne staremo neghittosi? No; noi  pure abbiamo partecipato alla comune festa mandando il nostro attestato di attaccamento al S. Padre Pio IX colle nostre offerte; ora innalziamo inni di ringraziamento a Dio per avercelo conservato fin qui, e imploriamo colle nostre preghiere a Gesù Cristo in Sacramento che ce lo conservi ancora per lunghi anni a edificazione della Chiesa».

E raccolti i fedeli davanti all’Eucaristia solennemente esposta così pregò:Preghiera per Giubileo Pio IX «A voi, o Gesù Cristo, velato sotto le specie sacramentali è gradito ch’io parli di Pio IX, che è vostro Vicario,  vostro Rappresentante in terra; le lodi a Lui sono le lodi a Voi, perché tutto quanto vi ha di grande e di meraviglioso in Pio IX è opera vostra, opera del vostro amorosissimo Cuore».

Semplici espressioni che ci tramandano una devozione al Papa, quella di don Vincenzo, libera da atteggiamenti di adulazione e tradizionalismi perché fondata evangelicamente: è cristologica perché rimanda al Signore Gesù dal quale prende origine la figura, l’autorità e la missione del pontefice.

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  1. Leggendo queste parole mi nasce spontaneo pregare per il Papa perché davvero possa continuare ad essere in “sintonia” con il cuore del Maestro, affinché continui ad essere il suo vicario nelle parole e nelle opere….. E pregare per noi, per ogni fratello e sorella, affinché sappiamo vedere e riconoscere nel santo Padre i gesti e le parole del Signore, che ancora oggi cammina con noi!