Giuseppe, padre che ama
Giuseppe è più padre o più sposo?
L’iconografia lo raffigura principalmente come padre: un padre che ha cura ora di un bambino tenuto tra le braccia, ora di un fanciullo o di un adolescente mentre lo avvia al lavoro di bottega.
Enfatizzazione di un ruolo? O espressione visiva della missione a cui è stato chiamato? Di fatto i vangeli si occupano di lui quando il protagonista principale, diretto o indiretto, è Gesù.
GIUSEPPE, PADRE CHE AMA
Una consapevolezza, però, che non annulla la paternità di Giuseppe, né che autorizza Gesù a sottrarsi alla sua sottomissione. Dio non svaluta, né distrugge quello che ha tessuto con cura e con diversi interventi in questo “uomo giusto”. La paternità di Dio non fagocita le paternità umane, al contrario le esalta quando sono un mezzo per rivelare la Sua, perché ogni paternità viene da lui.
Gesù ha sperimentato di stare a cuore a Giuseppe, come sta a cuore a Dio.
Noi cristiani ricorriamo a San Giuseppe, perché chi gli si affida, o gli viene affidato, è certo della sua «cura provvida».