INSIEME: sinonimo di «sinodali»?

«Noi siamo come medaglie raccolte in un sacchetto, che sfregandosi le une contro le altre  si lucidano».

Era un andante usato tra di noi qualche decennio fa per spiegare le relazioni in comunità, relazioni che se da una parte erano motivo di attrito reciproco, dall’altra  avevano l’effetto di produrre la lucidatura, cioè evidenziare  il “bello” di ciascuna..

C’era da consolarsi? Forse. Si può salvare il principio dello stare insieme, ma in che modo?

Per anni la vita religiosa è stata fondata sul fare «insieme». Insieme alla stessa ora, insieme nello stesso luogo, insieme a svolgere la stessa mansione. La religiosa in ritardo o assente non era considerata una buona religiosa, in cambio la fedeltà e la puntualità agli atti comuni erano indicatori positivi.

Oggi continuiamo ad usare l’avverbio «insieme» anche se con argomentazioni diverse: mettiamo insieme le risorse e le esperienze, pensiamo insieme al futuro, sosteniamo insieme un progetto…

INSIEME è considerato sempre un fatto funzionale, ieri come oggi. Ieri funzionale all’ordine oggi alla missione o alla sopravvivenza.

INSIEME ha bisogno di essere riportato al suo significato: alla reciprocità, alla cura delle relazioni, alla cura dei legami, allo stare con l’altro. Le relazioni sono il centro dell’appartenenza e precedono la missione, l’operatività.

La formazione, inziale e permanente, ha allora il compito di introdurre e accompagnare nella cura delle relazioni. Cura che non avrà come effetto né come obiettivo di trasformare le comunità in nidi di colombe, ma,  come ricorda Amoris Laetitiae, è il riconoscere che l’altra «ama come è e come può e che il suo bene è reale anche se limitato, anche se segnato dalla fragilità e dalla contraddizione».

Circolava tra di noi anche un altro slogan: «Vivete le une vicine alle altre  come le corde di uno strumento». Negli strumenti a corda infatti ogni corda produce un suono diverso ma accordate producono armonia, una sinfonia.

Briciole di saggezza per accompagnare il cammino sinodale, cioè dello «stare insieme».

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