Consolatrix aflictorum (Preghiere a Maria s. Vincenzo Grossi 4)

La spiritualità dei tempi di don Vincenzo sottolineava molto la dimensione dolorifica nella pratica spirituale. Le condizioni socio-economiche per la maggior parte della popolazione erano molto ristrette, e la fede voleva essere un aiuto a comprendere che la salvezza non era essere liberati dalla povertà, dalle malattie, ma essere sostenuti nella fatica di sostenerle e di superarle. Una madre consola i figli non perché ha il potere di togliere loro la fatica di affrontare le difficoltà della vita, ma per dare loro fiducia nell’attraversarle.
Don Vincenzo davanti all’immagine della Madonna del Rosario così pregava con i suoi fedeli:

Oh, Maria, nostra consolazione, noi vi salutiamo!
Voi avete portato la luce, la grazia
come quella di diventare la madre di Gesù Cristo.
Noi crediamo che i vostri desideri sono di portare tutto ciò in ciascuno di noi.
Donateci la pace, o Maria, perché regni nei nostri cuori!
Vi chiediamo la pace per la Chiesa.
Dio si degni esaudire le preci che voi
sua figlia, sposa e madre vorrete presentare a nome nostro.
Specialmente ai giorni nostri tanti vostri figli sono oppressi dal dolore.
Maria, dateci quella pace che godono
coloro che hanno Dio per loro amico e sposo.

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