La dinamica pasquale della vita

Stiamo vivendo da alcune settimane una vita ordinaria nella quale i gesti, le relazioni, le eventuali uscite sono uguali o simili. Forse ci manca l’imprevisto… del traffico ad esempio, la pressione degli appuntamenti che si rincorrono, l’inedito di un nuovo incontro, l’inghippo nel lavoro, che ben lungi dallo spegnere lo slancio, quasi quasi, come una dinamo, lo ricaricano e lo rigenerano.

Ma questo non è un tempo spento, né sospeso, nemmeno rallentato…

Nel cuore di queste settimane è stata celebrata la Pasqua e, se non l’abbiamo incartata con l’involucro dell’uovo di pasqua – chi se l’è potuto permettere!?! – che ne ha soffocato il senso e la forza, la risurrezione di Gesù invita a vivere nella dinamica del dono di sé. Cioè ad interpretare la vita come un dono: la salute e le cure sanitarie, la famiglia e le relazioni, la casa e il sostentamento, i servizi primari garantiti… Un DONO da ridonare.

La dinamica pasquale della vita è andare oltre il proprio ego e le proprie esigenze verso il dono di sé che dà senso, qualità e fecondità alla vita stessa.

Tutto questo non quando l’emergenza sarà passata, quando tutto sarà un ricordo…, ma nella vita ordinaria… di oggi.

«Tornate in Galilea, là lo vedrete». Galilea è Cafarnao, Cana, il lago, Nazareth, i campi coltivati, le messi da raccogliere, le viti potate, le reti da gettare, il pane da impastare, l’acqua da attingere al pozzo, il gregge da pascolare…

Galilea è il luogo dei gesti semplici, ordinari, piccoli di tutti i giorni.  

Galilea è lo spazio e il tempo in cui stiamo trascorrendo queste settimane. È qui che ci  viene offerta la possibilità di sperimentare che la risurrezione di Gesù non è un racconto rassicurante.

Entrare in questa dinamica pasquale è ricevere il dono della pace e della consolazione del Risorto, che danno la capacità della resilienza, cioè di far fronte in modo positivo ad un evento negativo non subendolo o in un atteggiamento di difesa, ma in una dinamica di dono, che dà senso di pienezza e di eternità alla vita di ogni giorno.

A tutti: Buona vita ordinaria, ma illuminata dalla Pasqua!

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