Le stelle si vedono solo al buio
I magi! Personaggi misteriosi, di cui sappiamo poco, ma che così tanto hanno da dirci. Persone disposte a camminare, che si mettono in viaggio non accontentandosi di quello che già avevano e sapevano, uomini inquieti, non nel senso di agitati o nervosi, ma con il desiderio di «andare oltre», animati dalla consapevolezza che non tutto è già dato, che c’è un «di più» da cercare e da scoprire, che non si può vivere di sole sicurezze, mettendo a tacere gli aneliti più autentici e profondi del cuore soltanto «pro bono pacis».
E come diceva Martin Luther King, «solo quando è buio riusciamo a vedere le stelle». L’oscurità che tanto ci spaventa e che sentiamo come freno al cammino della nostra vita, è invece possibilità, occasione, chance per far risplendere ciò che davvero conta per noi, ciò che sta alle radici del nostro cuore, ciò che ci muove veramente e per cui vale la pena continuare a cercare, a camminare, a «sbatterci». È richiamo forte a riconoscere l’essenziale e a lasciar perdere ciò che non ci porta più da nessuna parte.
Grazie, Magi, per quello che avete fatto! Grazie per non esservi arresi alla stanchezza e al «buon senso», che avrebbe consigliato di non mettersi in strada dietro a chimere astratte e fumose. Che la vostra audacia ci aiuti a liberarci dalla falsa certezza di «avere già trovato», dall’illusione di non incontrare ostacoli, dall’inganno delle tenebre vissute solo come impedimento e non come stimolo ad andare oltre.