San Filippo Neri, credibile perché credente

San Filippo Neri, che noi figlie dell’Oratorio consideriamo figura determinante per il nostro Carisma, è, tra i santi del 1500, il più noto, anche se il canale storico è quello meno usato per conoscerne la figura, la spiritualità e la pedagogia.

L’aneddotica, film, fiction, ognuno con il proprio linguaggio, a volte anche un po’ lontani dalla fedeltà storica ai fatti, sono concordi, però, nell’evidenziare la sua fede in Dio come fondamento dell’esistenza, la sua dedizione sacerdotale, il nucleo e il metodo della sua proposta educativa.

Filippo è credibile perché credente; dotato di un bel temperamento umano, ma plasmato dalla grazia di Dio; generosamente dedito all’attività e, in uguale misura, alla contemplazione, senza nessun «insanabile dissidio.

Ciò che lo fa sentire vicino è la sua fiducia nell’umano sempre presa sul serio in tutta la sua interezza.

Le immagini classiche di Filippo lo rappresentano attorniato da una schiera di ragazzini che accompagna al Gianicolo per giocare. Non sono i primi destinatari della sua opera, l’Oratorio, che era primariamente strumento di formazione per adulti di tutti i ceti sociali. In realtà erano i figli di coloro che partecipavano agli incontri oratoriali.

Ha vissuto l’emergenza educativa della Roma dei suoi tempi, stando in mezzo, condividendo, manifestando con la propria vita il fascino della libertà.

Il suo segreto era un incontro determinante per Lui, come era solito ripetere “«Chi vuol altro che non sia Cristo non sa quel che si voglia, chi fa e non per Cristo non sa quel che si faccia».

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