Preghiera a Maria di san Vincenzo Grossi

Nella città di Casalmaggiore, dove risiedeva il fratello di don Vincenzo, Mons Giuseppe Grossi, vicino al Duomo dedicato a santo Stefano, sorge la chiesa di santa Chiara a pianta ottagonale dalla quale, almeno fino a poco più di un secolo fa, si poteva accedere ad una chiesetta adiacente appartenente ad un complesso monastico. Qui era custodita una «Sacra Famiglia» di Luigi Amidano (sec. XVII). Don Vincenzo conosceva questi luoghi sacri segreti della città e quando si trovava fuori parrocchia, per non riempire i tempi morti come facevano alcuni suoi confratelli «buontemponi», sicuramente si sarà seduto sulle panche impolverate di questo Oratorio e lì, aiutato dalle immagini religiose che ornavano le pareti, si concedeva alla meditazione e alla contemplazione. È probabile che in una di queste soste spirituali sia stato ispirato con questa riflessione e preghiera che ha successivamente condiviso con i suoi fedeli.

Maria,
davanti a Te si inchinano gli esseri celesti,
davanti a Te si prostrano il popolo ed i re,
al tuo nome trema l’inferno.
Tu non disdegni di avere S. Giuseppe quale superiore nella tua famiglia,
docile lo segui e hai la massima condiscendenza verso di lui…
Tu che in qualche modo sei stata insieme padre e madre di Gesù,
poiché egli non aveva padre sopra la terra,
hai voluto trasmettere a Giuseppe una gran parte della tua autorità e potere.
Hai diviso col tuo sposo questa sovrabbondanza di diritto,
contenta di ritenere per te stessa la qualità di madre,
hai donato a lui quella di padre: ecco, tuo padre ed io preoccupati ti cercavamo!
Questo oggi ti imploro, sposa di Giuseppe e madre di Gesù:
la reciproca delicata e profonda stima e la sincera e amorevole obbedienza
tra gli sposi e i genitori, di ogni famiglia della mia parrocchia.
Amen.

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