Festa di tutti i santi

Ogni giorno il Calendario propone un elenco di santi e di beati di cui fare memoria: papi, vescovi, martiri, confessori, vergini, religiosi, laici, giovani, adolescenti, madri, padri, coppie di sposi, naturalmente santi… canonizzati!

La solennità di tutti i Santi non vuole essere il riassunto in un giorno solo di tutti questi – del tipo oggi li ricordiamo tutti insieme – ma fa la memoria di tutti gli altri santi che per i più disparati motivi non hanno ricevuto un riconoscimento ufficiale.

Questi sarebbero in sostanza quelli che non hanno fatto miracoli «canonici», ma semplicemente persone che, a motivo della fede in Gesù, hanno dato qualcosa, un po’, o molto alla vita. Persone che nella vita ordinaria si sono appassionati per qualcosa, non importa se piccolo o grande, se ignorato o riconosciuto. Persone che si sono presi cura della giustizia, della pace, della felicità di qualcuno.

È, in fondo, anche la festa dei santi canonizzati da Gesù: una povera vedova che aveva offerto due centesimi per il tempio, Zaccheo, capo degli impuri di Gerico, una madre straniera con una figlia malata, un funzionario romano in difficoltà, una adultera esposta alla gogna pubblica, una prostituta disprezzata, gli indemoniati, i lebbrosi, gli storpi, i ciechi… insomma tutti i casi disperati!

Perché il Paradiso Gesù non lo ha riempito di santi alla nostra maniera, ma di peccatori perdonati, di malati guariti nel cuore e non solo nel corpo, di gente proprio come noi, che tentiamo di seguire Cristo.

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