Di generazione in generazione la sua misericordia… (Lc 1,50)

Pensieri sul Magnificat liberamente tratti da alcune tracce di san Vincenzo sul tema (2)

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«Di generazione in generazione la sua misericordia…a coloro che lo temono» (Lc 1,50)

Don Vincenzo per un attimo fu distratto da un cambio di registro dell’organo che riprendeva la seconda parte del canto, e prestò attenzione alle parole di Maria sul filo del Magnificat.

«Misericordia eius… timentibus eum. (La sua misericordia… a coloro che lo temono). Anche nella storia del popolo di Israele, Dio ha compiuto numerosi benefici e, nei suoi diversi interventi, la misericordia e la giustizia si sono accordate mirabilmente. L’uomo, però, per ignoranza e per cattiveria li ha separati.

Don Vincenzo pensò: «Sperimento, spesso, gli effetti tristissimi di questa separazione perché anch’io cado a volte o nella presunzione o nella disperazione.

«Confida in Dio – gli suggerì Maria – senza vanamente presumere; temilo Dio senza disperarti. Misericordia eius: ecco l’attributo di cui Dio ti ha dato infinite prove».

Le note del magnificat proseguivano: «…timentibus eum».

E don Vincenzo rifletteva che se Dio è misericordioso con chi lo teme, con chi piange i suoi peccati, come si relaziona con coloro che non credono d’aver bisogno della sua grazia, ritenendosi abbastanza buoni?

Maria sembrò dargli una risposta: «Dio, in un certo senso, ha messo un limite giusto alla confidenza nella sua misericordia: «timentibus eum» e… «dispersit superbos». È misericordioso con chi lo teme. Non smette mai di chiamare a conversione coi rimorsi, colle sventure, colle sue dolci attrattive. Ma non costringe… per cui se qualcuno è accecato dalla propria presunzione può disperdersi».

Don Vincenzo pensò a quanti, e lui ne conosceva i nomi e i volti, rifiutavano la misericordia di Dio, e con un profondo sospiro li affidò a Maria, madre dei viventi.

Ancora Maria sembrò ribattere: «Confida in Lui, Egli accoglie tutti come padre misericordioso, e dona la grazia di rimanere nei buoni propositi. Chiedigli che doni a tutti la sua salvezza».

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