Non basta fare il bene, bisogna farlo bene!

Riceviamo e pubblichiamo un commento-riflessione pervenutoci da Irene Sforzi, una catechista di Prato. Domenica scorsa nella parrocchia di Santa Maria dell’Umiltà in Prato è stato benedetto un arazzo raffigurante san Vincenzo Grossi per essere collocato nella «cappella dei santi» nella medesima chiesa. 
È proprio vero: Vincenzo continua ad essere «instancabile camminatore» (come già visto) oltre i confini dello spazio e del tempo! Oggi non è più solo la sua parola che corre, è la testimonianza della sua vita.

 

IMG-20160427-WA0025Domenica 24 Aprile, durante la Messa comunitaria, si è svolta la Benedizione dell’arazzo  di S. Vincenzo Grossi presso la Chiesa di S. Maria dell’Umiltà a Prato.  Un momento di grande gioia per tutta la nostra  parrocchia, nella quale,  da più di 20 anni, sono presenti, con il loro incessante e insostituibile servizio, le Suore Figlie dell’Oratorio. L’immagine è stata benedetta da Don Serafino Romeo, nostro Parroco, presente la Madre Generale della Congregazione, Suor Rita e tutte le nostre amatissime suore.

Non poteva essere scelta Domenica migliore: nel Vangelo di questa domenica, Gesù ci dice  «Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri». (Gv 13,31-33a.34-35) Gesù ci invita ad amare! Ecco che allora affiorano alla nostra mente le parole di S. Vincenzo Grossi, parole che noi catechiste abbiamo avuto modo di meditare con i nostri ragazzi: «Non basta fare il bene, bisogna farlo bene!»

Amare di un amore disinteressato, amare con tutte le nostre forze; amare come Gesù ci ha insegnato, morendo per noi sulla croce; amare impegnandoci nel servizio verso il prossimo, sollecitati dall’esempio di S. Vincenzo e delle nostre Suore. Quante volte, invece, ci è difficile «fare il bene» al meglio delle nostre possibilità e preferiamo vivacchiare anziché mettere in gioco tutte le nostre forze! Quante volte non  mettiamo abbastanza impegno ed energia per servire e donare agli altri, presi dalla pigrizia o scoraggiati dalle mille difficoltà che incontriamo lungo il cammino! E quanto invece le persone intorno a noi hanno bisogno di gesti d’amore autentici!

«Non basta fare il bene, bisogna farlo bene!»

Facciamo nostre le parole di S. Vincenzo! Solo così potremmo vivere alla sequela del Vangelo, imitando lo stile di servizio e carità che tanto ha professato!

Preghiamolo, affinché interceda per noi! Che ci aiuti a metterci al servizio degli altri, che sia esempio ispirato di carità e amore per ciascuno di noi, che ci aiuti a indirizzare le nostre potenzialità per il bene del prossimo e di tutta la nostra comunità! E pregandolo, non stanchiamoci di ringraziarlo per il dono della presenza delle Suore nella nostra Parrocchia! Sono l’esempio concreto delle sue parole, un segno tangibile della sua opera nella nostra comunità!

Un arazzo che spicca nella nostra cappellina, un richiamo alla Santità, un esempio da emulare…

Un momento di festa che davvero ha rallegrato i cuori dell’intera nostra comunità!

 

 

 

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  1. “Il bene bisogna farlo bene!” è una delle frasi di Vincenzo che sento particolarmente vicina.
    Mi spinge a migliorare sempre più l’attenzione verso i “piccoli”, ad andare incontro agli altri con profondo rispetto e mi insegna che aiutare gli altri deve essere finalizzato a migliorare la situazione di colui che vive un bisogno. Mi ricorda che, se l’aiutare serve ad aumentre la mia autostima, sono fuori strada.

  2. Mi piace cogliere questo moltiplicarsi delle riproduzioni dell’immagine di san Vincenzo Grossi!
    Quella esposta recentemente per la devozione dei fedeli nella Parrocchia di Santa Maria dell’Umiltà a Prato sembra essere l’ultima nel tempo…
    La quasi totalità ha come oggetto unico e dominante il suo volto. Casualità? Obbligatorietà perchè unico è l’originale a cui fare riferimento? O forza espressiva dei lineamenti di un sacerdote che già da soli raccontano di lui e ne evidenziano lo spessore umano e spirituale?
    Per me è un messaggio, un invito. Assomigliargli.
    La paternità umana trasmette ai figli i caratteri somatici secondo leggi scientifiche, la paternità spirituale segue le vie della familiarità.Più lo conosco, più percepisco il suo spirito, più fiorisce una somiglianza.
    Eliseo ad Elia, che stava per essere rapito da un carro di fuoco,chiese di donargli il suo spirito.L’avrebbe ottenuto se non l’avesse perso di vista anche un solo attimo.
    San Vincenzo, sii per me un forte e costante riferimento.

  3. L’amore vero é creativo, appassionato, forte, sa stare nei dettagli…….il bene vero si fa solo nell’amore, con amore, per amore…..questa frase di san Vincenzo ci aiuti a discernere il nostro operare, i nostri atti, le nostre azioni…..nascono dall’amore, mi muove l’amore? San Vincenzo ci doni la grazia di fare luce sul nostro modo di fare il bene, ci aiuti ad essere capaci di guardarci dentro, per imparare a servire secondo il vangelo!