Da una sedia e non da un pulpito (San Filippo Neri – 3)
Nei sermoni che si facevano all’Oratorio non voleva che qualcuno entrasse in dispute scolastiche o sottigliezze o pensieri ricercati e lontani dalla comprensione di chiunque. L’Oratorio non era per essere istruiti ma per essere avviati alle virtù cristiane. L’esposizione non doveva essere una esibizione ed anche la semplicità dell’abito e del luogo dovevano esprimere la familiarità e l’ordinarietà.
Il carattere familiare era l’esclusiva dell’Oratorio di Filippo sia per la presenza multiforme delle persone di diverse condizioni sociali, sia per le attività eterogenee che vi si svolgevano. I sermoni dovevano essere semplici, profondi e percepibili da tutti e da ciascuno secondo le proprie capacità. Spesso da uditori, i presenti diventavano interlocutori. Si ricreava in qualche modo una chiesa domestica.