Lo spirito dell’Avvento…

«Che cosa è la celebrazione liturgica  dell’Avvento – proposta debole e fragile, affidata alla recezione e alla buona volontà degli uomini – in confronto ai conflitti, alle tensioni, alle guerre che serpeggiano e sembrano sul punto di esplodere?

In realtà non si tratta di un tempo debole, anche se viene espresso con sobrietà particolare dalla liturgia.

È un tempo forte di preparazione e di avvio, che invita a iniziare un nuovo percorso, settimana per settimana, verso il compimento di quella era nuova della storia umana cominciata con il Natale del Signore, che celebreremo nella festa e nella gioia.

Se noi andiamo verso il Signore, in realtà è il suo venire che ci smuove dall’immobilismo e rimette in moto energie sopite, ci libera da stanchezze e pigrizie. Un rinnovato incontro con lui può dar vita a un nuovo segmento del nostro vivere, che dia uno spazio più generoso a Colui che viene.

Così possiamo dare senso pieno alla parola Avvento, che vogliamo onorare e rendere concreta. E prende profondità anche la nostra supplica: «Vieni, Signore Gesù, spezza le nostre spade, smussa le punte delle nostre lance, cancella i desideri di guerra, le chiusure, i muri: riconosciamo la tua chiamata e il bisogno di aprirci a te, senza timore».

Mons. Nunzio Galantino (da: Introduzione SUSSIDIO CEI AVVENTO 2016)

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  1. Il Signore viene bisogna saperlo attendere……l’avvento é il tempo dei desideri, delle cose che attendo, che aspetto……é un tempo per allenare il nostro desiderare e i nostri sensi per prepararci a ricevere colui che viene…..affiniamo il nostro udito per sentire i suoi passi……apriamo gli occhi per riconoscere il suo volto….. e prepariamo il cuore per lasciarci sorprendere ed incontrare da colui che compie sul serio tutti i nostri desideri!