Custode dell’ortodossia

«Custode dell’ortodossia, aderiva alle verità rivelate e insegnate dalla Chiesa», così o con espressioni simili, affermano di don Vincenzo i vari testimoni durante i processi di canonizzazione.

Don Vincenzo attraversò tempi burrascosi anche nella sua diocesi. Il Concilio Vaticano I celebrato nel 1869, anno della ordinazione di don Vincenzo, fu preceduto da movimenti radicali che mettevano in discussione alcuni principi dottrinali influendo negativamente sulla formazione del clero. Egli visse e subì gli abbandoni o l’apostasia di alcuni sacerdoti, persino tra i suoi formatori e professori.

Incontrò anche chi gli diede stabilità e solidità teologica per cui coltivò e custodì l’ortodossia della fede e della dottrina. In particolare fece la scelta di stare «con il papa» Pio IX, a prescindere. Erano i tempi in cui, nonostante la proclamazione del dogma dell’infallibilità papale, alcune scelte pontificie si rivelarono come una resistenza alla pressione dei tempi e dell’assetto storico-sociale che premeva.

Aderire al magistero del Papa era prima di tutto un servizio alla comunione con l’autorità e alla unità.

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