In questo Natale ognuno di noi ha cercato di aggiungere alla lista tradizionale dei regali, altri doni, più spirituali.
Il primo è l’amore spassionato per la verità del Natale:
ogni uomo non è solo e abbandonato, perchè Gesù è l’Emmanuele, il Dio con noi.
Il secondo è la «cultura di pace»,
che fa percepire gli altri come fratelli e non come rivali.
Il terzo dono è la solidarietà tra gli uomini,
che si fa attenzione cordiale e fattiva verso gli altri.
Andando simbolicamente, oggi, alla capanna di Betlemme con i nostri doni,
più simili a manciate di semi che a ceste di frutta, non ritorneremo a mani vuote perché lì, nella paglia, è deposto, Gesù, colui che è la sorgente dell’Amore.
E non c’è nessuno che, poco o tanto, non ne riceva e non possa a sua volta condividerlo.