«La via è aperta: bisogna andare» (San Vincenzo rossi)

«Ma Dio, ricco di misericordia, per il grande amore con il quale ci ha amati, 5 da morti che eravamo per i peccati, ci ha fatti rivivere con Cristo: per grazia infatti siete stati salvati». (Ef. 2, 4-5)

La settimana Santa scalda il «cuore» dell’anno liturgico. Come il cuore è il centro vitale che alimenta e dà vita a tutto l’organismo, così grazie alla Passione-Morte-Resurrezione di Gesù, cuore dell’anno liturgico, Dio porta a compimento il suo intervento di salvezza nella storia dell’umanità.

Come comunità educativa, nel contesto delle celebrazioni dei 50 anni dall’inizio della nostra attività educativa, abbiamo ritenuto che la Via Crucis poteva essere un modo singolare per prepararci personalmente e comunitariamente a vivere il Triduo Pasquale. Attente quindi all’invito costante di papa Francesco a porre attenzione al cammino sinodale della Chiesa, volendo camminare uniti e a fianco di Gesù e trasformando ogni passo in motivo di preghiera, ci siamo organizzati perché i tre livelli della Scuola, la scuola dell’infanzia, la primaria e la secondaria, potessero vivere insieme questo momento tanto significativo per la nostra vita cristiana. In che modo? Abbiamo celebrato questo rito attraversando i corridoi e gli spazi comuni  del «Colegio» dove erano state collocate le stazioni della via Crucis e ogni livello ha partecipato, chi portando la Croce, chi le candele, altri la reliquia di san Vincenzo Grossi, chi guidando la preghiera. E’ stata molto emozionante la collaborazione che si è creata tra famiglie, fanciulli e adolescenti nel momento in cui era stato chiesto di scrivere il proprio nome su un cuore deposto poi ai piedi della croce. La condivisione di questa via Crucis ci ha inoltre richiamato gli ultimi avvenimenti che hanno rotto il fragile equilibrio della pace nel mondo. Facciamo nostre le parole di papa Francesco che ci ricorda che Dio «è Dio di pace e non di guerra, che è padre di tutti, non solo di alcuni, che vuole che ci consideriamo fratelli e non nemici». Altro momento importante è stata, infine, l’offerta di alimenti secchi per le famiglie bisognose.

Condividendo con i lettori del Blog questa esperienza, desideriamo condividere anche il nostro proposito di recuperare la relazione con il Signore per mezzo del Sacramento della riconciliazione, intensificare la nostra preghiera per la pace nel mondo e  ricordare che il  nostro Dio è un Dio di amore e misericordia e riconoscerlo presente in coloro che ci  sono vicini.

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