L’incontro con le Figlie dell’Oratorio è avvenuto in un periodo della mia vita e in un contesto in cui sembrava che la «morte» mi stesse dando la caccia. Quando ti trovi faccia a faccia con lei, le tue priorità cambiano, ti rendi conto quali cose contano davvero nella vita!

 Vengo da una famiglia di non credenti e in quel contesto ad un certo punto ho toccato il fondo. Ma, proprio dove pensavo di essere abbandonata e di essere sola, quello è diventato il punto di rottura. Dio mi ha trovato! Non solo. Nella morte di Gesù di Nazareth ho trovato la chiave per rileggere la mia storia. Era come se le diverse situazioni vissute fino a quel momento che sembravano non aver senso, ora incominciassero ad aver senso per me. Questo è stato il primo punto di contatto, anche se invisibile e forse inconsapevole, con le Figlie dell’Oratorio: «Il mistero pasquale».

Il secondo punto di contatto con le Figlie dell’Oratorio sono stati i «giovani». Essere stata incontrata da Dio «nella morte» mi ha portato a dedicarmi ai giovani «più perduti», quelli rifiutati, quelli che si trovavano agli angoli delle strade del mio quartiere, e incominciai a inventare per loro cose che li potessero togliere dal pericolo. Era una sorta di esigenza personale che ho messo in atto prima ancora di entrare a far parte di una parrocchia. Solo dopo un lungo periodo ho incominciato a frequentare la mia parrocchia e qui ho incontrato una delle suore Figlie dell’Oratorio che stava facendo una missione nella zona dove abitavo, nella città di Salta.

Cosa mi ha attirato di lei? La «Giovialità». Ho visto una persona contenta, serena, in pace e ho capito con chiarezza che volevo sperimentare  e vivere anch’io quello che ammiravo in  Lei. Questo è stato il terzo punto di collegamento con le Figlie dell’Oratorio.

Adesso che guardo indietro la mia vita e rileggo quei momenti mi rendo conto che erano delle «predisposizioni» che mi hanno preparato a scoprire che le radici, il DNA, la storia e il carisma delle Figlie dell’Oratorio erano in realtà le mie radici, il mio DNA, la mia storia, la mia identità! 

Hna Gabriela