Alzati e testimonia la tua esperienza di cieco che ha incontrato la luce! (GMG 2021-6)

Papa Francesco non smette mai di sorprendere. Il suo messaggio per la prossima Giornata mondiale della gioventù è un invito ad un paradosso: la cecità di cui, poco o tanto, giovani ed adulti, siamo affetti, non è una condanna all’immobilità, ma una opportunità. Il riconoscersi ciechi, e proprio a partire da questa consapevolezza, permette di alzarsi, di rimettersi in cammino, ad avere uno sguardo nuovo, di apprendere a vedere nuovamente.

«Proprio quando uno riconosce di essere cieco, comincia a vedere!»

Pur essendo un messaggio rivolto ai giovani, mi sono lasciata coinvolgere e subito ho visto aprirsi orizzonti di possibilità che quotidianamente mi vengono incontro: alzarmi, muovere i passi e rendere la mia vita luminosa e preziosa per quanti il Signore mette sulla mia strada.

La pandemia, da un giorno all’altro, ha portato via ogni certezza, ogni abitudine, ogni momento consolidato di vita quotidiana, stravolgendo l’esistenza di molti giovani, trascinando parecchi nelle spire della solitudine, a chiudersi in se stessi, ad allontanarsi dalla fede. È altrettanto vero, però, che tanti altri ragazzi non hanno avuto timore di dirsi che  l’ «andrà tutto bene» era come voler rimanere ciechi, e questo raccontarsi li ha aiutati ad uscire o almeno a vedere uno squarcio di luce per rimettersi in cammino.

In questi lunghi mesi di prova i bambini, i ragazzi, gli adolescenti hanno dato a me, impegnata in mezzo a loro come educatrice, scuola di fiducia, a non aver paura di mostrare la mia impossibilità a «vedere» sicurezze e certezze a portata di mano, e che lasciarsi accompagnare non è segno di fallimento, ma di umiltà e grazia.

Ho comunque un compito verso di loro: intercettare i loro bisogni e  aiutarli a scoprire come, nelle difficoltà il Signore è vicino e  di fatto è presente nella loro vita.

Come educatrice, sono chiamata a mostrare, ai nostri ragazzi, ai nostri giovani, che Dio offre delle possibilità per costruire la  loro vita coltivando  le proprie passioni, anche nelle situazioni difficili e critiche, anzi che particolarmente questi momenti sono una possibilità di crescita.

Le  difficoltà, come i momenti bui della vita, possono essere un punto di forza e di ripartenza; è possibile come  chiede Papa Francesco, diventare testimoni di ciò che abbiamo visto.

«Alzati e testimonia la tua esperienza di cieco che ha incontrato la luce!»

suor Immacolata Bonfrate

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