In Maria… le sorprese di Dio

Fin dai primi secoli le chiese d’oriente introdussero la festa dell’Immacolata come festa del concepimento della vergine Maria. A Bisanzio essa fu inclusa per un certo tempo tra le grandi festività dell’anno liturgico e in occidente apparve solo nel X secolo, con una rilettura teologica ben precisa, culminata nel 1854 con la proclamazione del dogma dell’Immacolata concezione.

La liturgia di questa solennità, con il racconto dell’Annunciazione, vuole evidenziare l’iniziativa di Dio nella vita di Maria di Nazareth fin dal suo concepimento, iniziativa che, nell’annuncio dell’angelo Gabriele, si è palesata attraverso le parole: «Tu sei piena di grazia! Il Signore è con te!». Parole uniche nella storia d’Israele, riservate a nessun profeta o re, ma solo a Lei.

L’annunciazione fu, per Maria, un momento di vita nel quale l’improbabile divenne possibile e l’imprevisto reale. (H. de Lubac).

Maria non sapeva nulla di sé, del dono unico che Dio le aveva fatto (l’essere stata concepita senza peccato) e allo stesso modo lo ignoravano i suoi genitori, e di Dio aveva appreso nulla di più di quanto poteva conoscere una ragazza cresciuta, come tante sue coetanee, lontane dai luoghi della cultura, anche religiosa.  

Nessuna avvisaglia nella sua vita per qualcosa che stava per accaderle, nemmeno nei giorni appena precedenti, nessun messaggero a sussurrarle «Fatti trovare pronta!», nulla le faceva presagire qualcosa d’inaspettato. Dio non svela mai i suoi segreti in anticipo, perché sa che quando siamo presi di sorpresa siamo spontanei, sinceri e non studiati.

Dio non le ha suggerito e nemmeno “ispirato” come fare le cose. A Lui basta dire che cosa fare, e poi a sua volta ama lasciarsi sorprendere dalla risposta.

Maria poteva dire di no, era nella condizione per farlo e invece ha detto «SI»! Una parola piccola, pronunciato da una  ragazza poco più che adolescente, in un villaggio anonimo,  un SI’ che ha spalancato, non solo il suo grembo ma attraverso di lei, l’umanità per accogliere Dio in carne e ossa, in Gesù.

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