Pagine di vita, racconti di un’anima (10)

Lodi, 31 ottobre 1896

La vita in casa avrebbe dovuto semplificarsi, essendo rimaste solo in due, e invece, ogni giorno, diventa più delicata e pesante. Taddea è la responsabile riguardo le spese e le decisioni quotidiane e lo vedo logico, sia per la sua esperienza di vita sia per l’età: ha cinque anni più di me.

Non vorrei fare un giudizio, ma mi sembra lunatica: a volte è serena, piena di energia a fare, a studiare, altre volte è cupa, silenziosa, malinconica. Quando è in questa fase non riesce a studiare, non presta attenzione alle spiegazioni a scuola, e a casa è nervosa e infastidita dai miei tentativi di aiutarla. Ho cercato più volte di chiederle se vuole parlare con me di quello che sta vivendo, ma sembra che la mia domanda la rinchiuda di più in se stessa. Questa mia impossibilità ad aiutarla mi è motivo di sofferenza, cerco di prevenirla nei servizi della casa, la coinvolgo nelle cose semplici quotidiane, ma senza alcun esito buono.

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