Don Vincenzo e la strenna di Natale

Natale, tempo di regali! Che cosa c’è di più trend che offrirsi o dare agli amici l’opportunità di una buona lettura? L’immane impegno commerciale di questo tempo mette sulle bancarelle del mercato natalizio numerose novità librarie, alcune destinate a solleticare la curiosità e a fare cassa, altre invece in grado di alimentare la mente e l’animo, cioè la vita.

Tra gli scritti di san Vincenzo Grossi, redatti quando era parroco a Regona, si trova una conferenza sul «Gusto della lettura». Potrebbe sembrare un argomento alieno per un pastore in cura d’anime in un borgo esclusivamente rurale, e invece non lo è perché uno degli impegni primari richiestigli dal Vescovo è stato quello di contrastare la diffusione capillare di stampa anticlericale tra la popolazione.

Ecco allora alcuni suggerimenti e provocazioni che raccogliamo dalla conferenza appena citata e che possono motivarci nella scelta di un buon libro come regalo natalizio. Scrive:

«Il gusto per la lettura dei buoni libri è indispensabile soprattutto alle persone che vivono nel mondo, come un mezzo quasi generale ed indispensabile al loro cammino cristiano.

Attraverso la lettura, infatti, si acquistano delle cognizioni, le quali sono sempre di incalcolabile importanza. Si eleva facilmente la mente a Dio e si acquista energia per la santità. Si trova alimento per la preghiera. Si occupa il tempo e la mente, sempre tentata da Satana. Si impedisce il fantasticare.

E nelle tentazioni, si ha luce e calore.

Qui consideriamo la lettura non esclusiva di libri ascetici, ma di libri buoni in genere. Questa lettura rende libera la conversazione dai pettegolezzi, dai discorsi futili o ambigui. Rende superiori alle superficialità quotidiane, aiuta a trovare la pace interna. Attraverso una buona lettura rendiamo noi stessi e la nostra pietà più attraenti.  

La lettura rende benevoli nel giudicare l’operato altrui per la semplice ragione che toglie la grettezza di mente, quindi si apprezzano la varietà di persone e di vocazioni. E infine rende meglio sopportabili le malattie e le tribolazioni.

La lettura, allargando le menti, salva da diversi danni».

Don Vincenzo aggiunge, poi, che un buon direttore spirituale deve infondere in tutti il gusto per la lettura di buoni libri. Perché allora non accogliere noi e favorire questa buona pratica presso le persone con le quali condividiamo lavoro, tempo, casa?

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