Devozioni mariane tra le FdO: La veglia nella notte dell’Annunciazione di Maria

La festa dell’Annunciazione fu istituita in oriente nel IV secolo, e secondo le tradizioni orientali era preceduta da una veglia che ne sottolineava la rilevanza nella vita della comunità cristiana.  

Quando venne introdotta in Occidente, fu inserita nelle feste liturgiche ma la veglia rimase a livello popolare. Nella notte tra il 24 e il 25 marzo i fedeli si riunivano davanti ai luoghi di culto mariano e celebravano con preghiere e  canti il mistero dell’Incarnazione. E dall’aurora del 25 marzo continuavano a vivere la giornata di festa con un profondo senso di stupore per le meraviglie che Dio ha operato nella Chiesa, in  ogni uomo e in ogni donna e in Maria «aurora di salvezza».

Nelle nostre comunità religiose la veglia era contratta come tempo, durava infatti una mezz’oretta, ed era accompagnata da gesti e segni che volevano riprendere il racconto evangelico della visita dell’Angelo Gabriele a Maria. Per significare la sorpresa di Maria, non si aspettava, alzate, l’ora della veglia, la mezzanotte, ma si veniva svegliate nel cuore della notte. Ci si riuniva, quindi, davanti ad una immagine della Madonna, presente nella casa, non necessariamente in cappella. Evidente richiamo, questo, alla iconografia classica che rappresentava l’annunciazione a Maria non nel tempio o nella sinagoga, ma in casa. Il gruppo riunito poi, recitava  tre volte l’Angelus. in ginocchio. Non voleva essere una atteggiamento penitenziale ma di adorazione del mistero che si celebrava. Un anticipo o un richiamo all’invito ad inginocchiarsi la notte di natale e il 25 marzo quando nella recita del credo si nomina l’incarnazione. Il Mistero dell’Incarnazione che si compiva per mezzo di Maria, diventava centrale  in quel momento di preghiera, semplice ma carico di suggestione. Si concludeva con un canto mariano  e con l’invito a consegnare il nostro cammino a Maria, vergine dell’annunciazione, perché sotto la sua guida potessimo scoprire Cristo, luce del mondo e unico salvatore.

Veglia dell’Annunciazione a Loreto

Oggi questa pratica forse nelle comunità religiose è scomparsa, ma alle porte dei santuari mariani, vedi Loreto, Caravaggio, santa Maria degli Angeli ad Assisi  e altri…, nella notte tra il 24 e il 25 marzo si riuniscono gruppi di fedeli in preghiera, anche su temi di attualità come la difesa della vita umana dall’inizio del suo concepimento

 

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