I consacrati: «frequentatori» del futuro

Celebriamo la giornata dedicata alla vita consacrata, accompagnati da un «vecchio»: Simeone!

Scrive l’evangelista Luca, che andò al tempio «mosso dallo Spirito Santo». Una buona ispirazione, insieme a una sana curiosità, alimentata da una struggente «attesa» hanno reso spediti i suoi passi verso il tempio.

Il passato – lui! – passeggiava nel presente – i giovani genitori dei primogeniti! – per capire quale sarebbe stato il futuro di tutti, fino al giorno in cui ha potuto esclamare: «I miei occhi hanno visto…» quello che aspettavo.

È passato oltre la sua anzianità e la fragilità dei neonati «per ficcare il naso» nel futuro, come dice papa Francesco.

Simeone è un apripista per frequentatori del futuro, frequentatori di  quello che sta per venire nella storia.

La missione della vita consacrata,  infatti, suggerisce sempre il Papa nella sua libro-intervista «La forza della vocazione», ha un orizzonte più ampio delle singole attività organizzate, è la missione della Chiesa di oggi, di ogni giorno, fino alla fine dei tempi, fino alla fine del mondo!

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  1. Per poter essere frequentatori del futuro é importante quello che credi perché nutre la speranza, quando la realtá non è quello che speravi.