Con i giovani a Sant’Arcangelo…

All’inizio di ogni anno pastorale a Sant’Arcangelo (Pz), quando ci incontriamo con il gruppo giovani, i sacerdoti e gli educatori per programmare, mi piace proporre loro il testo di Atti 2,42-47  dove vengono sottolineate le caratteristiche della prima comunità cristiana, che devono essere anche quelle di un gruppo che si definisca cristiano, compreso il gruppo dei giovani. Il testo dice:

«Erano assidui nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli e nell’unione fraterna, nella frazione del pane e nelle preghiere. Un senso di timore era in tutti e prodigi e segni avvenivano per opera degli apostoli. Tutti coloro che erano diventati credenti stavano insieme e tenevano ogni cosa in comune; chi aveva proprietà e sostanze le vendeva e ne faceva parte a tutti, secondo il bisogno di ciascuno. Ogni giorno tutti insieme frequentavano il tempio e spezzavano il pane a casa prendendo i pasti con letizia e semplicità di cuore,  lodando Dio e godendo la simpatia di tutto il popolo».

Direi semplicemente che sono quattro i pilastri che sostengono il gruppo dei giovani, facendo attenzione che se ne manca anche solo uno, il gruppo fatica a mantenere il suo equilibrio.

La PREGHIERA: i giovani sono invitati a partecipare alla Celebrazione della Messa domenicale e ai momenti liturgici della Parrocchia; a vivere intensamente l’Avvento e la Quaresima attraverso la celebrazione penitenziale; a confessarsi periodicamente e ad essere accompagnati personalmente nella ricerca di senso e nel discernimento.

La FORMAZIONE: i giovani ogni settimana partecipano all’incontro formativo, un appuntamento importante per riflettere, condividere, programmare. Nell’incontro si sviluppa una tematica annuale attraverso diverse modalità: lettura della Parola, riflessioni, presenza di testimonianze, esperienze sul campo, cineforum.

La COMUNIONE: i giovani sono sollecitati a vivere  all’interno del gruppo l’amicizia tra loro, la fiducia nei confronti degli educatori, il senso di appartenenza all’Oratorio e alla Parrocchia, il perdono. Il gruppo diventa lo spazio per allenarsi nelle virtù necessarie per affrontare la vita.

Il SERVIZIO-TESTIMONIANZA: ai giovani oltre a chiedere di dare una buona testimonianza evangelica negli ambienti che frequentano quotidianamente, si propone l’impegno di un servizio in parrocchia per vivere la loro appartenenza ad essa; alcuni sono impegnati nell’animazione delle Messe nel coro e come Ministranti, altri sono aiutanti catechisti, altri ancora sono animatori dell’Oratorio festivo e feriale, nei laboratori, nel gioco, nella realizzazione di spettacoli con i ragazzi, nell’animazione delle feste domenicali, nell’organizzazione di tornei di calcio.

Il Grest estivo diventa per i nostri  giovani lo spazio dove, dopo un anno di formazione, possono vivere l’esperienza intensa di un mese di servizio a tempo pieno, di preghiera quotidiana, di comunione tra di loro e con i ragazzi a loro affidati.

Come Figlia dell’Oratorio ormai presente da quasi 10 anni a Sant’Arcangelo credo all’importanza della formazione dei giovani nello spazio educativo privilegiato della Parrocchia e dell’Oratorio, alla collaborazione con i laici e i sacerdoti, al coinvolgimento delle famiglie, al lavoro in rete con le altre agenzie educative. I giovani nonostante le molteplici sollecitazioni esterne che li portano «altrove», apprezzano e valorizzano la nostra proposta educativa e vi aderiscono. Purtroppo la mancanza di lavoro e di opportunità formative portano i nostri giovani ad allontanarsi dal proprio paese dopo i 18 anni; per questo è importante investire nel periodo dell’adolescenza per dare le basi necessarie per affrontare nuovi contesti sociali e culturali.

Suor Roberta Bassanelli

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