La SS. Trinità: la famiglia per eccellenza

La Festa della Trinità è la Festa della Famiglia per eccellenza!
Infatti per raccontare la Trinità si usano i nomi di famiglia, di affetto: Padre e Figlio.
La stessa iconografia per rappresentare la Trinità ricorre spesso alla simbologia dell’abbraccio, un abbraccio ampio e cosmico. E lo Spirito è la possibilità di essere raggiunti, avvolti e coinvolti in questo immenso abbraccio.
Il dogma della Trinità considerato da questa prospettiva, non rimane fredda dottrina, ma rivela che l’essenza del Cuore di Dio e dell’uomo è la relazione.
Dove hanno origine il peso e la paura della solitudine? E per opposti: perché l’amore e l’amicizia fanno star bene?
Perché siamo creati a immagine e somiglianza di Dio, Trinità.
Viviamo molto vicini gli uni agli altri, nei mega raduni, nei templi del tempo libero, nei mezzi pubblici… In tanta prossimità occorre innescare il principio della circolarità.
La solennità della Trinità ci ricorda che ogni battezzato nel Padre, nel Figlio e nello Spirito Santo ha ricevuto tale principio non per esserne un custode ma un investitore

 

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  1. È verissimo che l’essenza del nostro essere è la relazione! Quanto pesanti sono la solitudine e l’isolamento… E che balsamo invece sentire la gioia di essere custoditi e accompagnati nel cammino. Credo che questa sia una grossa sfida per la vita religiosa oggi. Siamo chiamate ad essere segno di comunione in un mondo in cui la solitudine sembra fare da padrona, essere segno di fraternità lì dove l’individualismo regna… a volte nelle nostre stesse comunità.

  2. Dall’omelia fatta stamani da un benedettino: “Dio si cerca nella solitudine, lo si trova nella comunione, perché Dio è relazione”. Un pensiero molto sintetico, ma molto pregnante di contenuto. Non teoria, VITA!

  3. La Vita Religiosa come immagine della SS.ma Trinità è il segno profetico per il mondo di oggi. In un mondo ipermediatico (passatemi il termine) è urgente non solo riscoprire ma vivere la relazione, la reciprocità. Non nel senso di un “io ti do e tu mi dai”, ma di una circolarità di doni, esperienze, di fatiche… insomma della vita, che non si chiude a cerchio ma , immaginando il movimento di una spirale dal centro va verso la periferia. E’ ora di superare la paura dell’altro che è diverso da me, che non la pensa come me per uscire dai noi stesse, dai nostri orizzonti sempre più ravvicinati.

  4. il mistero della Trinitá rivela l’essenza di Dio….un Dio che sempre é “incontro” dell’altro proprio perché é relazione……che il Signore ci doni la grazia di saper essere capaci di vivere l’incontro e la relazione con l’altro nella “grazia, nell’amore e nella comunione” ovvero come il Padre, il Figlio e lo Spirito! Buona Festa!